Il nome del Gruppo è un “prestito”, il titolo di un romanzo di Paul Auster: scelta dettata dalla volontà di spaziare liberamente tra romanzi, italiani e stranieri. Proprio la volontà di muoversi rabdomanticamente è ciò che connota questo GdL rispetto ad altri, che hanno scelto di caratterizzarsi a partire da temi in partenza più definiti. La scelta della proposta di lettura avviene di volta in volta, collegialmente all’interno del gruppo dei partecipanti.
Il Gruppo di Lettura “La Musica del Caso” ha deciso di ritrovarsi nel 2022 dando una direzione di continuità ai propri incontri: filo rosso l’attenzione ad autori con radici che in realtà extraeuropee, ma che si esprimono nella lingua di quelli che sono stati i ”dominatori” e attraverso questa interrogano la propria tradizione e l’Occidente. Collegato a questa filone è il grande tema della relazione tra identità/storie individuali e cultura (quella di provenienza, quella con cui ci si confronta spostandosi….). Alla lettura si vuole poi accompagnare la visione opere che affrontino gli stessi nodi con il linguaggio del cinema. Nel 2023 ha poi deciso di esplorare il mondo del lavoro attraverso lo strumento della narrativa…ma la storia continua, sempre in evoluzione
Coordinatrice: Anna Paola Recaldini

Proposta di lettura: Il mio nome è Rosso, Orhan Pamuk – https://www.biblioclick.it/opac/detail/view/sbnem:catalog:141015
Libro presente anche in formato eBook – https://www.biblioclick.it/opac/detail/view/sbnem:MLOL:150031139
Per informazioni: lamusicadelcasogdl@gmail.com
Abstract: Istanbul, 1591. In una città scossa da antiche inquietudini e nuovissime tentazioni, tra i miniaturisti del Sultano si nasconde un feroce assassino. Per smascherarlo, Nero è disposto a tutto, anche a rischiare la vita. Perché se fallisce, per lui non ci sarà futuro con la bella Seküre, non ci sarà l’amore che ha sognato per dodici anni.Libro corale, ricco di passione e di suspense, questo straordinario romanzo di Orhan Pamuk restituisce la ricchezza e la malinconia di un mondo al tramonto. Nel contrasto tra i due vecchi miniaturisti, Zio Effendi e Maestro Osman, Pamuk riassume una discussione che continua ancora oggi nel mondo islamico, diviso tra modernità e tradizione.